DIVISA DA CHEF

Nell’immaginario collettivo di chiunque non c’è chef che si rispetti senza che indossi la sua classica divisa: giacca, grembiule e l’immancabile cappello sono dei veri e propri simboli di questa professione, che però oltre a caratterizzare la figura dello chef e a distinguerlo dalle tanti altre professioni della ristorazione, è studiata in maniera tale da avere la sua utilità.


Divisa da chef: non solo apparenza ma anche funzioni d’uso

Sicuramente la divisa da chefconferisce subito un’aria professionale ed una certa importanza a chi la indossa, ma in realtà ogni parte di questa divisa è stata pensata anche per una specifica funzione d’uso. La giacca da chef, tipicamente con doppia abbottonatura, oltre a donare un certo aspetto è fatta in maniera tale da proteggere lo chef dalle alte temperature dei fornelli. Una giacca fatta bene infattil, sarà cucita con un materiale altamente traspirante e termoprotettivo cosi da rendere il lavoro dello chef più agevole senza soffrire troppo le alte temperature dei fornelli, a cui è costantemente esposto. Il grembiule, è stato pensato per proteggere lo chef da eventuali scottature che potrebbero esserci nel caso in cui accidentalmente dovesse rovesciarsi addosso dei liquidi bollenti, mentre i pantaloni esattamente come la giacca, devono essere fatti di materiali traspiranti in grado di resistere alle alte temperature cosi da proteggere le gambe.

Divisa da chef: l’importanza dei giusti accessori

Non c’è divisa da chef che si rispetti senza che questa sia corredata dai giusti accessori. Anzitutto la toque cioè il cappello, dalla tradizionale forma alta e cilindrica, serve a dissipare il calore e a far circolare l'aria, oltre a impedire che sudore e capelli vadano a finire nel piatto. Il cappello da cuoco ha avuto una certa evoluzione nel tempo, passando da un semplice basco poggiato sul lato, tipico dell’inizio Cinquecento, fino a quello che siamo abituati a vedere oggi, considerato il vero simbolo dello chef in cucina. Da non sottovalutare sono poi le scarpe, altro accessorio fondamentale che completa la divisa da chef. Cosi come il resto dei capi, anche le scarpe non sono solo un ornamento estetico ma rivestono la loro funzione ben precisa: oltre a dover essere ovviamente molto comode, considerato il lungo tempo in cui uno chef le indossa stando continuamento in piedi, le scarpe devono essere fatte di un materiale in grado di proteggere lo chef da scottature e coltelli o altri oggetti pericolosi che potrebbero accidentalmente finire sul piede,. Inoltre, la suola delle scarpe deve essere antiscivolo, visto che in una cucina è facile che cadino a terra liquidi.

Divisa da chef bianca o nera?

Abitualmente le divise da chef sono di colore bianco, questo perché questo colore è sempre stato associato all’idea di purezza e pulizia, due caratteristiche molto apprezzate in cucina perché automaticamente fanno pensare ad un senso di igiene. Oggi però va molto di moda anche la divisa nera che sta riscuotendo sempre maggiore successo grazie alla capacità di camuffare facilmente le macchie di sporco e garantire un aspetto presentabile allo chef qualora dovesse trovarsi nella situazione di rapportarsi con i suoi clienti.